Il Carnevale di Venezia

Un affascinante viaggio tra storia, tradizioni e modernità

Considerato uno degli eventi più importanti del Veneto, il Carnevale ha incontrato a Venezia la location perfetta per esprimere a 360° il proprio spirito dedito al gioco e all'abbattimento delle barriere sociali.

 

La storia e le origini del Carnevale di Venezia sono un tema che affascina ed appassiona moltissime persone: conoscere quando e come è nata questa straordinaria manifestazione, l’evoluzione nell’uso di maschere e costumi nel tempo, curiosi aneddoti o fatti storici che ne hanno segnato il cammino… è un affascinante viaggio nell’antichissima festa del Carnevale di Venezia, tra storia e tradizioni.

 

Attirando a Venezia turisti da tutto il mondo, il Carnevale trasforma ogni anno la città in un cocktail di festa e divertimento dove si susseguono appuntamenti di spettacolo, gastronomia e musica.

Le origini storiche del Carnevale di Venezia vanno ricercate in due antichissime tradizioni: i Saturnali latini e i culti dionisiaci greci, grandi feste religiose che prevedevano l'uso di maschere e rappresentazioni simboliche. Le origini ed il significato del Carnevale di Venezia prendono spunto da queste tradizioni, rielaborandole per i propri fini: nei Saturnali dell’antica Roma l’ordine sociale veniva sovvertito e schiavi e liberi cittadini si riversavano nella città per far festa con musica e balli sfrenati; nelle Dionisie greche processioni e rappresentazioni teatrali avevano lo scopo di unire l'essere umano con la natura in un’armonia superiore, priva delle convenzioni sociali stabilite dall’uomo.


Venezia ha quindi reinterpretato le antiche feste greche e romane per far fronte alle necessità della Serenissima, che promuoveva il Carnevale per concedere alla popolazione, in particolare ai ceti più umili, un periodo dedicato al divertimento e alle feste. Nel Carnevale di Venezia le maschere garantivano il totale anonimato, una sorta di livellamento delle divisioni sociali che, talvolta, consentiva ai cittadini persino la pubblica derisione delle autorità e dell’aristocrazia. Queste generose licenze rappresentavano uno sfogo per tensioni e malumori che andavano a crearsi nella società a causa dei rigidi limiti imposti dalla morale e dall’ordine pubblico della Repubblica di Venezia.

L’origine della parola Carnevale viene fatta risalire ad un documento del Doge Vitale Falier del 1094, dove viene usata per la prima volta parlando di pubblici divertimenti.

La storia del Carnevale di Venezia come festa pubblica ufficiale, però, inizia solo nel 1296, quando un editto del Senato della Repubblica dichiara festivo il giorno precedente l’inizio della Quaresima.

Durante la festa del Carnevale, Venezia ospitava eventi di ogni tipo: giocolieri, acrobati, musicisti e danzatori organizzavano spettacoli ed esibizioni assorbendo a tal punto l’attenzione dei veneziani che affari ed attività produttive passavano in secondo piano. Per molti secoli, i festeggiamenti del Carnevale di Venezia sarebbero durati ben sei settimane, dal 26 dicembre al Mercoledì delle Ceneri, rallegrando i principali campi della città, la Riva degli Schiavoni e Piazza San Marco. Talvolta le celebrazioni del Carnevale di Venezia, tra feste, burle e spettacoli iniziavano già i primi giorni di ottobre.

Iniziò ben presto anche lo stretto rapporto tra teatro e carnevale: oltre alle grandi feste all’aperto, infatti, piccole rappresentazioni e spettacoli di vario genere venivano organizzati nelle case private, nei teatri e nei caffè di Venezia, quasi sempre all’insegna della trasgressione più sfrenata. Negli eleganti palazzi veneziani poi, i sontuosi balli in maschera segnano l’inizio della lunga ed affascinante tradizione delle feste mascherate a Venezia.

Conosciuto e rinomato in tutta Europa, durante il XVIII secolo il Carnevale di Venezia diventò una vera e propria istituzione. Meta ogni anno di migliaia di visitatori, la prestigiosa festa del Carnevale di Venezia raggiunse in quel periodo il massimo splendore e riconoscimento internazionale: l’atmosfera effervescente e trasgressiva, la commedia dell’arte e le maschere, straordinari spettacoli e la Casa da Gioco Pubblica rendono Venezia 'La calamita d'Europa'.

Ben presto però gli intenti del Carnevale delle origini ed il significato stesso della festa, sfogare tensioni e malumori, provocarono l’effetto opposto: la possibilità di celare completamente la propria identità sotto le maschere tipiche di Venezia ed altri costumi di fantasia favorì sempre più furti, ruberie e molestie di vario genere. Questi gravi eccessi costrinsero la Serenissima ad emanare una lunga serie di decreti per limitare gli abusi e l’utilizzo fraudolento di maschere e costumi a Venezia, provvedimenti che andarono via via a minare l’essenza stessa del Carnevale e le sue origini di libertà ed uguaglianza.

Le ore più trasgressive erano chiaramente quelle dopo il tramonto, quando, con il favore del buio, misteriosi malintenzionati potevano liberamente commettere reati di varia natura con la certezza di restare impuniti grazie all’anonimato garantito dalla maschera. Dal 1339 venne decretato il divieto di circolare per Venezia con maschere e costumi di Carnevale nelle ore notturne. Un altro abuso da tenere a freno riguardava la possibilità di indossare abiti da donna o da religioso per introdursi in chiese, monasteri o conventi e commettere atti indecenti e libertini. Nel gennaio 1458 venne proibito l’ingresso ai luoghi sacri indossando maschere. Riguardo i pericoli per la pubblica sicurezza degli stessi abitanti di Venezia, dati dalla possibilità di nascondere armi ed altri oggetti pericolosi sotto gli abiti di Carnevale, vennero emessi numerosi atti ufficiali contenenti il divieto di portare con sé oggetti di natura pericolosa. Dal 1703 venne inoltre proibito recarsi nelle case da gioco con maschere e costumi di Carnevale, visti i numerosi episodi in cui ignoti giocatori d’azzardo riuscivano a sfuggire ai creditori.

Con la caduta della Serenissima nel 1797 si arrivò alla proibizione definitiva dei costumi di Carnevale, con l’eccezione delle feste private nei palazzi veneziani e del Ballo della Cavalchina alla Fenice: la storia del Carnevale a Venezia subì un duro colpo d’arresto, una lunga fase di declino che portò al graduale spegnimento di tutte le feste ad esso collegate. È datato 1797 l’ultimo Carnevale storico di Venezia. La caduta della Serenissima per mano di Napoleone segnò la fine della lunghissima indipendenza di Venezia e l’abolizione delle innumerevoli tradizioni del Carnevale di Venezia per circa due secoli.

Solo a partire dal 1967 si cominciarono a riorganizzare le prime feste con sfilate di maschere e costumi, riportando in vita la storia e le tradizioni del Carnevale di Venezia. Nel 1979 venne redatto per la prima volta un programma per coinvolgere nei festeggiamenti gli stessi veneziani e tornare così alle origini del Carnevale di Venezia... La nuova formula è diventata un successo che dura ormai da trent’anni.

A cura della redazione di Insidecom

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